di Antonio Di Trento
Da un’idea di Carlo Dutto, giornalista ed esperto di spiriti, attraverso “I Maestri del Cocktail” in collaborazione con la Guida BlueBlazer (ai migliori cocktail bar d’Italia), in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, nasce la proposta di quattro tra i migliori bartender italiani che, ispirati dall’arte cinematografica del maestro, lo celebrano attraverso quattro diversi cocktail.
Valeria Bassetti, bar manager di Acquaroof – Terrazza Molinari – a Roma, ha realizzato il drink: Giulietta degli Spiriti (ispirato a: ‘Giulietta degli Spiriti‘ di Federico Fellini, 1965).
INGREDIENTI: 30 ml Amaro Formidabile; 15 ml Fifty Pounds London Dry Gin; 3 spoon sciroppo di amarena; Violette disidratate commestibili Flower Power. Bicchiere: coppa.
PREPARAZIONE:
Mescolare gentilmente nel mixing glass gli ingredienti senza ghiaccio, aggiungere una scorza di limone biologico non trattato, abbondante ghiaccio e, con l’aiuto di un barspoon, raffreddare tutti gli ingredienti per almeno la durata di un sospiro. Forse due. Versare, filtrando in una coppa, possibilmente sottile, raffreddandola prima e svuotandola dei ricordi. Ricoprire la superficie del drink con un sottile e profumato strato di violette edibili Flower Power, prodotte da Sister’s Lab.
ISPIRAZIONE:
“In assoluto il mio film di Fellini preferito! Cercando Giulietta, Susy, Valentina, Iris mi sono persa in quel che resta della Pineta di Fregene, alle volte casta, il più delle volte gioiosamente confusa. Moglie o amante? Santa o svergognata? Fellini racconta le donne senza giudicarle, amandole tutte, sognandole libere, e nella mia vita sono stata tutte le donne di Giulietta, in momenti diversi e molto spesso dietro il bancone, la mia personale casa sugli alberi. Dove poter essere me stessa, pur cambiando ogni notte. Il Fifty Pound London Dry Gin è la fermezza e l’eleganza che ogni donna riscopre come doti innate ed esalta la naturale voluttuosità del romano Amaro Formidabile. Entrambi questi prodotti hanno un richiamo liberty e uno stile inconfondibile, il tappeto di viole Flower Power, che riveste il drink, è l’emblema del pensiero – quello di Giulietta – finalmente libera di essere se stessa. Il consiglio è di bere il drink sognando ad occhi aperti”.
Roberta Martino, co-fondatrice del collettivo ShakHer si è lasciata ispirare dal film “Amarcord”, del 1973. Nel drink, chiamato “Amarcord” appunto, ci sono: 15 ml Amaro Formidabile; 15 ml Hine Cognac VSOP; 30 ml rum Pappagalli Remember Trinidad; 15 ml Dry Curacao Pierre Ferrand; 3 drop Amargo Chuncho; Peel di arancia. Bicchiere: Napoleon
PREPARAZIONE:
Versare gli ingredienti in un mixing glass precedentemente raffreddato e miscelare con cura fino a quando il drink non sarà correttamente diluito. Una volta versato all’interno del bicchiere, cospargere con gli oli essenziali dell’arancio.
ISPIRAZIONE:
“Amarcord (in romagnolo “io mi ricordo”) è la rievocazione in chiave nostalgica dei drink di vecchio stile e struttura alcolica con i quali i miei Maestri mi facevano misurare quando ho iniziato questo lavoro. Morbido ed elegante, ma di grande carattere, diventa così un cocktail universale che, come i protagonisti del film di Federico Fellini, va oltre la dimensione temporale “per diventare – come scrisse Mario Del Vechio – immortale come la poesia””.
Si chiama 8 e mezzo il drink che Alessandro di Fabrizio, bartender de La Nuova Lavanderia, di Pescara ha dedicato al maestro Fellini (ispirato al film “8 e 1/2”, del 1963).
INGREDIENTI: 50 ml VII Hills Italian Dry Gin; 1 dash Assenzio Versinthe
20 ml cordiale di camomilla e cardamomo; 20 ml succo di limone
10 ml succo di mandarino; 1 dash genziana; Fill up tonica al melograno. Bicchiere: Collins. Garnish: crusta di rosa e melograno disidratato
PREPARAZIONE:
Versare tutti gli ingredienti, eccetto la tonica, in uno shaker e agitare. Filtrare in un bicchiere Collins pieno di ghiaccio e colmare con la tonica al melograno. Decorare con crusta di rosa e melograno disidratato.
ISPIRAZIONE:
“Ispirato al capolavoro di Federico Fellini, 8 e 1/2 è un susseguirsi di flashback e parti oniriche, incubi che sembrano strade senza uscita, sogni megalomani, voglia di purezza e di fuga. Un omaggio alla romanità, che VII Hills Italian Dry Gin porta con fierezza fra le sue botaniche”.
“Marcello, come here”! è il cocktail di Carmelo Buda, proprietario e bartender di Oliva.co Cocktail Society di Catania, ispirato dal celebre film “La Dolce Vita”, del 1960.
INGREDIENTI: 40 ml VII Hills Italian Dry Gin; 35 ml cordiale di mandarino chiarificato
25 ml soluzione citrica di Verdello; 1 barspoon di Chartreau; Bicchiere: Old Fashioned. Garnish: bucce di mandarino essiccate.
PREPARAZIONE: Versare gli ingredienti in uno shaker, quindi shakerare per 20 secondi e versare all’interno di un bicchiere Old Fashioned precedentemente decorato con un rimmel di bucce al mandarino essiccate, aggiungere un cubo di ghiaccio e servire.
ISPIRAZIONE: “Drink ispirato al film del Maestro Fellini, considerato uno dei capolavori del cinema Italiano, vincitore della Palma d’Oro al 13mo Festival di Cannes e del Premio Oscar per i costumi. Dedicato a una Roma degli anni Sessanta tutta da vivere, dove regna l’armonia e il piacere di godersi i caldi pomeriggi primaverili, seduti nei caffè con le persone che si amano. Il barman si ispira al film, ammaliato da tanta bellezza e passione in una pellicola in Bianco e Nero, qualcosa che ci ha reso unici nel mondo per la sua semplicità, oltre le mode, oltre il tempo. Il Drink si ispira nello specifico a Sylvia (Anita Ekberg) con un twist di uno dei cocktail più eleganti conosciuti, il White Lady, servito on the rocks. Qui la freschezza degli agrumi rispecchiano la compianta attrice svedese, dal sapore magico e intrigante. Il VII Hills Italian Dry Gin con il suo tocco di ginepro rappresenta in pieno Marcello, il personaggio interpretato da Marcello Mastroianni, carismatico e affascinante, che riesce a sedurre e a conquistare la giovane Sylvia. L’uso dello Chartreau con le sue erbe nasce immaginando una passeggiata sulle rive del Tevere in Vespa, immersi in una Roma senza tempo. Ah eccolo, Marcello, Come Here!